A trent’anni dal loro esordio, le mietitrebba Lexion di Claas rappresentano il punto di riferimento del settore. Al top per efficienza e produttività, non hanno rivali in termini di offerta, strutturata sulla base di quattro serie di machine in grado di rispondere a tutte le più attuali esigenze di raccolta attraverso soluzioni funzionali esclusive ed evolute

Le mietitrebbia serie “Lexion” furono lanciate da Claas nel 1995 attraverso la linea di prodotto “400” che ebbe il privilegio di tenere a battesimo quel sistema di trebbiatura “Aps+Roto Plus” che nel volgere di poco tempo divenne sinonimo di produttività ed esclusività progettuale. Al punto di dare origine a una nuova categoria di raccoglitrici, le cosiddette “ibride”.
Caratterizzate da un look inconfondibile e sempre al vertice del comparto per contenuti tecnologici e prestazioni motoristiche, le “Lexion” da 30 anni a questa parte hanno sempre rappresentato uno dei termini di paragone del settore, il “benchmark” per dirla all’inglese, evolvendosi nel tempo senza però mai perdere le proprie connotazioni più specifiche e intrinseche. Una filosofia progettuale cui Claas è costantemente rimasta fedele e che non ha mai tradito durante i processi evolutivi a cui ha sottoposto nel tempo le sue mietitrebbia top di gamma per dare vita a una linea di prodotto sempre più ampia e diversificata in termini di contenuti tecnici, funzionalità e rapporti prezzo/prestazioni.
Trent’anni di successi
A trent’anni esatti dall’esordio, l’attuale gamma “Lexion” è in effetti declinata sulla base di quattro serie siglate “8000”, “7000”, “6000” e “5000”, che proprio in funzione delle diverse esigenze applicative mettono a disposizione sia un esclusivo sistema trebbiante ibrido, le “8000” e le “7000”, sia un tradizionale sistema di separazione secondaria a scuotipaglia, le “6000” e le “5000”. Ne deriva quindi una differenziazione dell’offerta orientata a rispondere in modo puntuale a tutte le necessità di raccolta, con le versioni ibride che in virtù delle loro elevate prestazioni guardano principalmente alle esigenze delle realtà più strutturate e delle organizzazioni operanti in conto terzi su ampie superfici. I modelli tradizionali mirano invece a soddisfare le richieste applicative delle aziende agricole di grandi dimensioni che in fase di raccolta intendono coniugare la velocità di lavoro con la salvaguardia della paglia giovandosi a tal fine delle più avanzate tecnologie di settore.
Rientra in effetti in tale ambito il sistema “Cemos Auto Chopping” che equipaggia le serie “Lexion 6000” e “Lexion 5000”, soluzione che rileva in continuo il tasso di umidità e la quantità della paglia per regolare automaticamente la posizione dei controcoltelli e del fondo d’attrito nel trinciapaglia in funzione delle caratteristiche del raccolto, così da ottimizzare la trinciatura in un’ottica di contenimento dei consumi.
Questi ultimi possono infatti risultare inferiori anche del dieci per cento rispetto a una mietitrebbia di pari categoria, senza però che ciò vada a incidere negativamente sull’efficienza dell’intero processo di raccolta, reso ancor più efficace e veloce dalla presenza del sistema “Aps Synflow Walker”, caratterizzato da un flusso rettilineo del prodotto e strutturato sulla base di un pre-acceleratore da 450 millimetri di diametro, di un battitore a dieci spranghe da 755 millimetri e da un ulteriore cilindro di separazione addizionale da 600 millimetri di diametro posto tra battitore e lanciatore.
Così strutturato, il sistema “Aps Synflow Walker” può quindi giovarsi di un angolo di avvolgimento di 132 gradi sul battitore e 116 sul cilindro di separazione addizionale, risultando anche facilmente adattabile a vari tipi di coltura e alle condizioni di lavoro grazie alla possibilità di regolare dalla cabina, idraulicamente e in parallelo, tutte le griglie di separazione. Un sistema di protezione dai sovraccarichi evita inoltre che si verifichino ingolfamenti e sempre sul controbattitore sono previsti sia accecatori gestibili dalla cabina per via elettoidraulica sia una spranga di sgranatura ribaltabile per aumentare la superficie di attrito e l’aggressività nei confronti del raccolto.
Tutte soluzioni che all’atto pratico assicurano alle serie “Lexion 6000” e “Lexion 5000” di separare fino a 25 per cento circa di prodotto in più rispetto ai sistemi di separazione primaria concorrenti, mantenendo in ogni modo una qualità di paglia e granella eccellente e agevolando di fatto l’azione secondaria dei cinque o dei sei scuotipaglia, rispettivamente per i modelli “Lexion 5000” e “Lexion 6000”, a quattro scalini di caduta che mettono a disposizione superfici complessive di separazione in grado di raggiungere i sei metri e 37 centimetri quadri nel primo caso e i sette metri e 62 centimetri quadri nel secondo.
Il motore
All’ottimizzazione del ciclo di separazione secondaria guarda inoltre la presenza di un quantimentro che opera mediante una piastra a impatto posta sopra l’elevatore della granella, così da misurare in tempo reale il rendimento del prodotto raccolto prima che quest’ultimo passi in cassoni avanzanti capacità massime comprese tra i nove mila e i 13 mila e 500 litri. Valori questi ultimi ai vertici di categoria, quella a cui fanno capo le mietitrebbia che coprono potenze comprese tra i 300 e i 500 cavalli, prestazioni erogate sulle serie “Lexion 5000” e “Lexion 6000” da motori Mercedes e Man a sei cilindri, con le versioni d’attacco equipaggiate con unità Mercedes serie “936” e “470”, rispettivamente da sette litri e 700 centimetri cubi e da dieci litri e 700 centimetri cubi.
Le prime coprono potenze comprese fra 313 e 354 cavalli proponendosi con sovralimentazioni a doppio stadio, a fronte del range compreso tra i 408 e i 462 cavalli proposto dalle seconde, mentre la versione top di gamma “Lexion 6900” è invece equipaggiata con un’unità Man serie “D26” da dodici litri e 400 centimetri tarata a 507 cavalli di potenza massima. Comuni con le ammiraglie della gamma Claas, le serie “Lexion 8000” e “7000”, le derivazioni motoristiche Man e Mercedes, ma in questo caso in grado di arrivare a offrire tarature di potenza fino ai 790 cavalli erogati sul modello più prestazionale “Lexion 8900” da unità Man a sei cilindri da 16 litri e 200 centimetri cubi serie “D42”, la medesima unità che equipaggia anche la versione “Lexion 8800” nella taratura massima di 700 cavalli.

Di produzione Man anche le motorizzazioni sei cilindri serie “D26” da 12 litri e 400 centimetri cubi tarati a 507 e 549 cavalli che equipaggiano le versioni di fascia alta “Lexion 7600” e “Lexion 7700”, mentre sono di derivazione Mercedes i sei cilindri serie “470” e “473”, rispettivamente da dieci litri e 700 centimetri cubi e da 15 litri e 600 centimetri cubi, che muovono i modelli d’attacco e intermedi mettendo a disposizioni tarature massime comprese tra i 408 e i 462 cavalli, il primo, e di 626 cavalli il secondo.
Indipendentemente dalla derivazione e dalla cubatura, tutte le unità sono allineate alle normative stage V, mediante impianti egr refrigerati di pre-trattamento affiancati da catalizzatori doc, filtri dpf e sistemi scr di post trattamento, e si interfacciano con i gruppi di lavoro attraverso trasmissioni a cinghia a loro volta agenti su variatori rinforzati collegabili al sistema di lubrificazione centrale così da minimizzare i fermi macchina di manutenzione e di controllo.
Comune a tutte le motorizzazioni anche la presenza delle funzionalità “Dynamic Power” e “Dynamic Cooling”, con la prima che adegua carico e regime motore alle prestazioni richieste dall’operatore in un’ottica di contenimento dei consumi, mentre la seconda modula invece l’azione della ventola di raffreddamento in base al carico termico effettivo minimizzando così gli assorbimenti energetici. Ne deriva quindi un contenimento dei consumi di carburante che gioca a favore dell’efficienza produttiva, obiettivo quest’ultimo peraltro perseguito sulle serie ibride “Lexion 7000” e “Lexion 8000” anche attraverso il rinnovato sistema di separazione primario “Aps”. Ribattezzato “Aps Synflow Hybrid”, opera sulla base di un battitore a dieci spranghe da 755 millimetri di diametro agente su un controbattitore integrante sia accecatori gestibili dalla cabina per via elettroidraulica sia una spranga di sgranatura ribaltabile idraulicamente per aumentare l’intensità del trattamento in caso di condizioni di raccolta difficili.

Caratterizzato da una larghezza di mille 700 millimetri, sulle “Lexion 8000”, e di mille 420 millimetri, sulle “Lexion 7000”, il battitore propone inoltre un angolo di avvolgimento di 132 gradi ed è affiancato da un lanciatore da 600 millimetri di diametro che fluidifica e regolarizza l’accesso del raccolto ai due rotori “RotoPlus”, con questi ultimi che si caratterizzano per diametri nell’ordine dei 600 millimetri e per la capacità di lavorare in automatico a velocità differenziate. Così configurato, il sistema assicura quindi un processo di separazione altamente efficacie indipendentemente dalla tipologia e dalle condizioni del prodotto raccolto, obiettivo al cui raggiungimento concorre peraltro anche la presenza del collaudato sistema di pulizia “Jet Stream”, operante tramite un ventilatore a turbina a sei o a otto stadi, a seconda del modello, e un doppio gradino ventilato per dar luogo a una pre-pulizia intensiva.
Il sistema assicura un flusso d’aria ad alta pressione sui crivelli che, come il ventilatore, possono essere regolati elettricamente dalla cabina, mentre la funzione “AutoSlope” riduce la portata di aria del sistema di pulizia se si lavora in salita e l’aumenta in discesa, adattandone automaticamente l’azione alla velocità di raccolta. In tali ambiti applicativi, le “Lexion” ibride possono anche giovarsi della funzione “3D” che compensa in automatico pendenze laterali fino al venti per cento, mentre all’ottimizzazione dei processi operativi è orientato il sistema “Cemos Automatic”, di fatto un assistente che suggerisce all’operatore le regolazioni dei gruppi di lavoro più opportune in funzione del raccolto e delle condizioni dei fondi e integrante la funzione esclusiva “Field Scanner”.
Quest’ultima, guida tramite laser la raccoglitrice lungo il margine del raccolto a sinistra, a destra o sulla linea di avanzamento, trasmettendo in tempo reale i parametri funzionali al sistema di telemetria “Telematics” che, connettendo in tempo reale la mietitrebbia agli uffici tecnici aziendali, permette al proprietario del mezzo di tenere costantemente sotto controllo da remoto l’efficienza del ciclo di lavoro in corso.
Un vero ufficio mobile

Progettata e sviluppata per affrontare cicli operativi intensivi, la gamma “Lexion” è equipaggiata con cabine in grado di minimizzare l’affaticamento fisico indotto dalle lunghe ore di permanenza a bordo delle macchine. Proprio per tale motivo i vani tutte le più moderne soluzioni al servizio del comfort di bordo, quali, per esempio, poltrone sospese pneumaticamente, specchietti regolabili elettricamente, telecamere che permettono di avere sott’occhio anche gli angoli più difficile visione, vani refrigerati per conservare bibite e alimenti e alloggiamenti per tablet e smartphone. Alla sicurezza operativa guardano poi proiettori a led che assicurano la massima visibilità sull’area di lavoro, integrabili peraltro in via opzionale con sistemi supplementari di illuminazione nel caso le macchine siano chiamate a lavorare anche durante le ore serali e notturne.
Claas Lexion, pendenze no problem
Per offrire durante le attività di raccolta condotte su terreni in pendenza gli analoghi standard di produttività che si realizzano in pianura, i tecnici Claas hanno sviluppato due specifici modelli “Lexion” denominati “Lexion 7700 Montana” e “Lexion 5500 Montana”. La prima, da 549 cavalli di potenza, introduce nel comparto delle mietitrebbia collinari il sistema ibrido Claas “Aps Synflow Hybrid”, annullando di fatto quel gap tecnologico finora presente tra le mietitrebbia impiegate sulle ampie estensioni pianeggianti e le macchine chiamate a lavorare sui declivi più o meno accentuati, mentre la seconda, da 408 cavalli di potenza, opera sulla base del rinnovato sistema convenzionale “Aps Synflow Walker” a cinque scuotipaglia.
Comune a entrambi i modelli invece la regolazione idraulica del telaio che compensa pendenze laterali fino a 18 gradi e longitudinali fino a sei gradi, la disponibilità di serie o in optional del sistema di trazione integrale meccanico “Power Trac”, il bloccaggio elettrico del differenziale dell’assale anteriore e il sistema di pulizia “AutoSlope” che ottimizza l’azione del sistema di pulizia adattandola in automatico alle pendenze e ai dislivelli in essere.
Massima tutela dei terreni
Le mietitrebbia che fanno capo alla gamma “Lexion” sono disponibili anche in versione “TerraTrac”, il sistema di cingolatura brevettata da Claas per coloro che operano spesso e volentieri su terreni cedevoli o su pendenze accentuate. Undici i modelli “TerraTrac” a listino, le quattro versioni a scuotipaglia “Lexion 5500”, “Lexion 6700”, “Lexion 6800” e “Lexion 6900” e tutte le macchine ibride a esclusione del modello d’attacco “Lexion 7400”, accomunati dalla capacità di assicurare pressioni al suolo inferiori fino al 66 per cento rispetto alla stessa macchina equipaggiata in maniera tradizionale, una maggior stabilità in pendenza e minimi slittamenti, fattore quest’ultimo che contribuisce a minimizzare i consumi. Ciò senza tuttavia pregiudicare in alcun modo la capacità di muoversi su strada a velocità di 40 all’ora e la possibilità di disporre di ruote motrici anche sull’assale posteriore.
Claas Lexion: conferme trentennali
Autore: Redazione